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FAQ

Il Codice Destinatario attribuito ad IntesaSanpaolo e che i clienti DigiFattura dovranno comunicare ai propri fornitori per ricevere le fatture, è RWB54P8.

Puoi associare la tua partita iva al codice destinatario riservato utilizzando il servizio di registrazione dell’indirizzo telematico disponibile sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

In questo modo, tutte le fatture inviate alla tua partita IVA saranno automaticamente trasmesse dal Sistema di Interscambio al codice destinatario indicata nel servizio di registrazione, ossia a DigiFattura, a prescindere dalle informazioni contenute nella fattura stessa e quindi anche in mancanza di indicazione all’interno della fattura del codice destinatario o in caso di errata indicazione dello stesso. Il servizio consente in pratica alle imprese e ai professionisti di comunicare “a monte” l’indirizzo telematico su cui ricevere tutte le loro fatture elettroniche.

Questa operazione è fortemente consigliata in quanto garantisce la ricezione delle fatture passive. Si raccomanda la massima attenzione nella compilazione dei dati; in caso di inserimento di un codice destinatario errato non sarà possibile recuperare le fatture elettroniche trasmesse all’indirizzo telematico errato.

Si può accedere al servizio sul sito dell’AdE, all’interno del portale dedicato “Fatture e corrispettivi”, utilizzando le credenziali Spid, Cns (Carta nazionale dei servizi), Entratel o Fisconline. Sarà evidenziato il numero di partita Iva corrispondente all'operatore e il campo dove inserire il codice destinatario di 7 valori da abbinare.

La fatturazione B2B (Business to Business) interessa le aziende (pertanto dotate di Partita IVA) mentre per B2C (Business to Consumer) si intende la fatturazione da un’azienda a un consumatore (pertanto identificato solo da Codice Fiscale).

Nel caso in cui la trasmissione al soggetto ricevente non fosse possibile, SdI invia al soggetto trasmittente una ricevuta di impossibilità di recapito con la quale comunica di aver messo a disposizione la fattura nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente.

La fattura risulta formalmente emessa e non sarà più possibile inviare la stessa fattura tramite SdI.

In questo caso il fornitore è inoltre tenuto tempestivamente a comunicare – per vie diverse dal SdI – al proprio cliente che l’originale della fattura elettronica è a sua disposizione nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate: tale comunicazione può essere effettuata anche mediante la consegna di una copia informatica o analogica della fattura elettronica.

Il processo B2B/B2C è differente rispetto a quello PA, in particolare nelle Ricevute e Notifiche.

Il destinatario della fattura elettronica non potrà più, via SdI, Accettare o Rifiutare la fattura. Pertanto, nella fatturazione B2B/B2C, scompaiono le ricevute di Accettazione, Rifiuto e Decorsi Termini e i rispettivi flussi di notifica.

Le aziende devono trasmettere le fatture ai consumatori finali (B2C) tramite SdI inserendo l’indirizzo Telematico (PEC) del consumatore se noto o inserendo nel campo Codice Destinatario il valore 0000000.

Comunque, il fornitore consegna direttamente al cliente consumatore finale una copia informatica o analogica della fattura elettronica, comunicando contestualmente che il documento è messo a sua disposizione dal SdI nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate;


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